Federica Ambrosini ha concluso venerdì sera al St Regis di Roma il suo ultimo format di evento, diverso dai precedenti ma sempre spettacolare.
In un ambientazione tra l’onirico e il visionario Federica Ambrosini (clicca per più info su Federica) ha nuovamente deliziato professionisti degli eventi, giornalisti e corsisti con una realizzazione unica ed ispirazionale.
A Night On Broadway è il titolo della cena conclusiva dell’ultimo modulo didattico de La Factory, il concept formativo firmato Federica Ambrosini, alla sua seconda edizione in cui la regina dei fiori italiana forma e lancia nel mondo degli allestimenti floreali innovativi, numerosi professionisti avviati e/o neofiti.
Come in ogni format, anche in quello conclusosi poco più di 24 ore fa, Federica Ambrosini ha dettato nuovi trends nell’arte floreale e nel design degli eventi.
I TRENDS INSPIRED BY A NIGHT ON BROADWAY.
Panoramica della scenografia creata da Federica Ambrosini al St Regis Roma
LO SHOW DINNER NEI MATRIMONI COME IN TEATRO
Già superando la soglia del St Regis, avvicinandosi alla hall di accoglienza del Salone in cui si sarebbe svolto l’evento A Night On Broadway, ci si accorgeva immediatamente che questo format realizzato da Federica Ambrosini avrebbe avuto un sapore diverso.
Mentre venivano serviti finger food e flutes di prosecco, gli ospiti si salutavano e chiacchieravano tra personaggi eccentrici e paper flower in movimento che facevano da cornice alle prime foto scattate al mitico flower wall.
Un attimo prima di aprire le tende ed accedere al salone della festa, un coro a cappella si è esibito interpretando Season of Love dal musical Rent, un chiaro indizio di ciò che sarebbe accaduto durante la cena.
Aperte le tende, lo stupore di una scenografia che ancora una volta ha gratificato gli occhi di chi ha avuto il privilegio di partecipare a A night On Broadway si mixava con un mood completamente nuovo. I due grandi tavoli imperiali e i quattro tavoli tondi erano divisi da una passerella che portava ad un palco.
Questa volta Federica Ambrosini ha intrattenuto i suoi ospiti non con la “solita” eccellente selezione artistica della live band d’oltralpe: la cena è stata intervallata da ben 5 suite musicali interpretate da un gruppo di 6 ballerini, 4 cantanti ed un acrobata che sotto il magistrale coordinamento di un coreografo, hanno ripercorso la storia del celeberrimo teatro americano e lanciato dei forti messaggi all’imprenditoria del mondo wedding.
Con un brano del musical Rent di Jonathan Larson si è voluto parlare di amore e amicizia; con il mash-up dei brani di The Wizard of Oz di Andrew Lloyd Webber & Jeremy Sans e Wicked di Winnie Holzman si è parlato di lavoro di squadra e collaborazione sincera; con uno dei più noti brani di Chicago, il musical di Bob Fosse, si è lanciato il messaggio di come due donne in odio raggiungono l’apice del successo nel momento in cui decidono di unirsi.
La degustazione delle portate è avvenuta, quindi, alla vista di uno show che ha catapultato tutti in un’epoca e in un contesto surreale fatto di spettacolo e invito alla ricerca dei valori morali.
Al tempo stesso, il dinner show come concept ha indotto lo spunto di quanto anche un matrimonio potrebbe spostare l’attenzione verso l’intrattenimento degli ospiti, a cui dare centralità al pari del buon cibo.
Lo spettacolo durante il dinner show di Federica Ambrosini al St Regis Roma
IL FLOWER WALL A CODA DI PAVONE
Ne ha fatti di grandi, di enormi, tondi, con i palloncini mixati ai fiori ed anche a pavimento per ballarci sopra: sto parlando del “Mr” Flower Wall. Questa volta Federica Ambrosini ne ha realizzato uno a coda di pavone che ha fatto, come sempre, da backdrop alle foto di tutti gli ospiti. Questo suo ennesimo flower wall, di cui ormai è regina indiscussa e che reinterpreta puntualmente in modo innovativo ma sempre raffinato, pur non avendo enormi dimensioni ha incantato per la forma e per l’equilibrio nelle proporzioni.
L’allestimento floreale totale ha contato come sempre oltre dieci mila fiori tra orchidee, ortensie, rose, wanda, allium, anemoni lavorati con piume di pavone e combinati con quell’equilibrio perfetto che contraddistinguono le mani di Federica e del suo team.
UNA STATIONERY “A LAMPADINE”
Su tavoli imbanditi con lunghe tovaglie in velluto un meraviglioso table setting ornava ogni coperto con un innovativo menù, in tinta con il tovagliato ma con una peculiarità: l’elemento dell’immagine coordinata dell’evento era più che in linea con il mood dello show in quanto non si era mai visto un menù ornato di micro lampadine illuminate che ricordavano quei sognanti specchi di un camerino di teatro a Broadway.
Linee essenziali, selezione dei font e delle cromie nel rispetto della funzionalità e della leggibilità: davvero belli, preziosi ma sobri, e di sicuro una novità a cui ispirarsi.
LA COLOR PALETTE IMPROBABILE
Di sicuro Federica Ambrosini durante i suoi eventi si spinge parecchio con i colori perché opta per cromie che difficilmente le spose sceglierebbero ma a cui, poi, inevitabilmente si ispireranno.
Con A Night on Broadway questa volta Federica ha mixato i toni del blu, del verde petrolio, del viola e del fucsia: colori che apparentemente possono spaventare nell’accostamento ma che evidentemente se ben combinati e bilanciati possono dar vita a qualcosa di mozzafiato.
Una volta Federica stessa mi spiegò che, in effetti, è più difficile abbinare una coppia di colori come il rosa e il celeste che, banalmente, ci immaginiamo a braccetto. Viceversa, i colori derivanti dalla stessa declinazione come il rosso, il fucsia e il rosa sono più facilmente amalgamabili. Detto con la sua semplicità sembra facile ma poi, guarda caso, solo lei riesce eccellentemente in certi abbinamenti.
Se volete guardare voi stessi la magia dei colori di A night on Broadway nonché un accenno agli show e ai dettagli scenografici, date un’occhiata alle stories in evidenza sul mio profilo Instagram.
L’allestimento del dinner show al St Regis
Buon #weddinginspirations!