PERCHÈ TUTTI AMANO IL PINK FLAMINGO?
Il fenicottero rosa o pink flamingo è considerato la specie aviaria più affascinante di sempre, inconfondibile per il suo colore e la sua posizione, tipicamente su una zampa sola.
Grazie al suo piumaggio brillante e allegro, al suo becco ricurvo verso il basso, alle sue zampe lunghe ed esili, i fenicotteri ci portano immediatamente ad immaginarli come gli osservatori del mondo.
Essi hanno ormai un posto di rilievo nell’immaginario umano tanto da ritrovarli in Alice nel Paese delle Meraviglie, e in stormi della versione plastica, che dilagano nei giardini e spiagge di tutto il mondo.
Attenzione: il pink flamingo è un uccello non un salvagente!
Non tutti sanno che i fenicotteri, pur essendo genericamente definiti “fenicotteri rosa”, essi esistono in sei diverse specie dislocate in 5 continenti:
- il fenicottero americano, detto anche fenicottero rosso, caraibico o di Cuba;
- il fenicottero maggiore
- il fenicottero cileno, detto anche dalle ginocchia rosse;
- il fenicottero minore;
- il fenicottero andino
- il fenicottero della Puna o di James
Tutte le specie sono però accomunate dal colore del piumaggio che, sebbene con varianti diverse per ognuna delle sei specie, presenta questa pigmentazione rosea dipendente dal fatto che il nostro amico pink flamingo si ciba di una rara alga rossa e di crostacei come il gamberetto rosa Artemia Salina.
Altro comune denominatore di tutte le specie di fenicottero è la loro tipica postura su una sola zampa. Sebbene le tesi volte a dare una ragione a tale postura sono state diverse negli anni: dalla più pragmatica “perché se le sollevasse entrambi cadrebbe” a quella più scientifica, poi avvallata tra il 2010 e il 2011, che rinveniva la ragione di questa tipica postura nella necessita del pink flamingo di trattenere il calore, al pari degli uomini che tendono a tenere le braccia conserte per sentirsi più caldi.
Le altre specie presenti: quello in plastica, in gomma, in ceramica e tanti altri.
Il pink flamingo invade da anni vetrine, scaffali, librerie, siti web, t-shirt stampate, bikini, scarpe, borse, ciondoli, facendo ormai la tendenza sia nel home decor che nel fashion design. Il fenicottero, detto anche l’uccello dei quattro elementi è storicamente e mitologicamente definito il simbolo di positività, fascino, eleganza, equilibrio, rinascita, amore, indipendenza, sincerità ed altruismo. E’ stato riprodotto da innumerevoli artisti sia su tela che in opere tridimensionali ma anche sotto forma di body art: da Andy Warhol a Mario Mariotti, Guido Daniele, la pittrice brittanica Victoria Gugenheim, Charley Harper, Gesine Marwedel e tantissimi altri.
La versione però che è oggi sotto i nostri occhi, praticamente ogni giorno, è la versione pink flamingo gonfiabile. Se si prova a cercare su Instagram l’hashtag #pinkflamingo arriviamo a oltre 229.000 post tutti (o quasi) rappresentanti la versione gommosa dell’animale.
Il fenicottero rosa di plastica
Considerata una specie a sé stante, il pink flamingo gommoso gode di fama e apprezzamenti che supera grandemente quella aviaria: ce lo dimostrano i social network con i migliaia di post che li ritraggono in giardini, piscine, auto, balconi, terrazze, insomma ovunque. Definito come “il pilastro del kitsch a buon mercato”, inserito nel pantheon delle americanate, questo prodotto spopola ormai da diversi anni.
Dovete sapere, però, che il vero fenicottero rosa di plastica da giardino è stato creato dal designer Don Featherstone, ingaggiato dalla Union Products Inc. per realizzare una scultura a forma di fenicottero che doveva essere venduta come ornamento da giardino. Correva l’anno 1957 e il pink era molto di moda: era già stata realizzata una Cadillac in pink version a cui poi seguirono le versioni rosa di frigoriferi, elettrodomestici, pareti domestiche, per cui il flamingo nella sua naturale colorazione rosa, incontrava perfettamente la tendenza dell’epoca ed evocava anche lo spirito di vacanze lussuose in Florida e nei Caraibi. Featherstone realizzò, così, quanto richiesto dal suo committente cercando di essere in linea quanto più possibile con la versione reale dell’animale e, tale prodotto, ebbe talmente tanto successo che ben presto i giardini di tutta la Florida furono tempestati di pink flamingo, anche in maniera compulsiva.
A distanza di anni, il pink flamingo che non manca in nessuna foto estiva su Instagram è quello gonfiabile, a dimostrazione che tale oggetto, ancorché ritenuto pacchiano da molti ha avuto, e continua ad avere, ascendente proprio su tutti.
Perché è esplosa la moda del pink flamingo?
Dal successo del 1957 a quello attuale, a rendere famoso questo animale nella sua versione plastica, è stata una potente strategia di marketing delle aziende produttrici e una crescente attrazione regressiva verso il mondo dell’infanzia, di cui hanno amplificato la portata in maniere considerevole i social network. Il fenomeno del pink flamingo dimostra come un oggetto possa entrare nelle mente delle persone e restarci, a prescindere dal fatto che esso possa essere considerato kitsch e per niente chic. Come in ogni strategia di marketing non esiste l’oggettività, non ci sono solo i fatti, esistono le percezioni nella mente del cliente. La percezione è la vera realtà ed oggi la percezione è che il pink flamingo è modernità, ove il suo design, i colori pastello e la sua estetizzazione della realtà sono in perfetta linea con il mondo di Instagram.
Nel tempo il flamingo è diventato anche elemento di diversità, al punto da essere stato usato negli anni 60, dal mondo gay per mettere in evidenza la propria omosessualità.
LA GOLD FLAMINGO THEORY
Già saprete che da anni, ormai, sono concentrata a dare slancio al business dei professionisti del matrimonio e degli eventi. Ho sviluppato quindi una nuova teoria che mette il pink flamingo al centro di tutto. Questa parte dall’assunto che il mondo dei professionisti del wedding, così affascinante nelle sue mille sfaccettature, può paragonarsi ad una colonia di splendidi pink flamingos, ove ogni professionista vanta bellezza e splendore, ma nessuno riesce ad emergere sull’altro.
In preda ad una flamingos mania, ho così coniato una teoria: La Gold Flamingo Theory.
All’interno del mio libro Wedding Marketing Professionale scoprirai il modus operandi che ti porterà a distinguersi in un modo di fenicotteri rosa e a diventare, quindi, punto di riferimento del tuo settore in un mercato, come quello del wedding, in cui tutti parlano di eleganza e stile ma nessuno fa la differenza per davvero.
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