Rassegna stampa Wedding e Events del 31 Ottobre5 min DI LETTURA

rassegna stampa eventi e matrimoni

La rassegna stampa weddings e events di questa settimana rivolge il naso oltreoceano, direzione nord-ovest, per capire cosa succede nel settore eventi e matrimoni in Canada per cercare spunti e fare riflessioni che possano aiutarci ad ampliare la nostra visione attuale.

Durante la rassegna stampa weddings e events di oggi con Dario Bivona, collega e caro amico pugliese che vive in Canada da oltre 15 anni, non abbiamo semplice spuntato e commentato le notizie dei quotidiani e delle testate più autorevoli.

Oggi nonostante le tristi e realiste constatazioni, il confronto mi ha portata a fare delle considerazioni che non potevo immaginare, ma andiamo per ordine.

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE DELLA SETTIMANA IN ITALIA

Lo scorso 24 ottobre è stato pubblicato un nuovo DPCM che prevede nuove restrizioni generali e, in particolare nel settore wedding, divieto assoluto di celebrare i matrimoni.

Se fino a prima di quella data erano consentite le celebrazioni fino a 30 invitati, l’ultimo decreto ha vietato matrimoni, banchetti, ricevimenti in modo assoluto sia all’aperto che al chiuso, ancorché essi conseguano a cerimonie civili o religiose.

Una nuova virata per sposi e fornitori matrimonio che ha avuto non poche conseguenze sulla pianificazione dei matrimoni e sull’indotto economico.

Secondo uno studio condotto recentemente da ZankYou:

  • Oltre il 97% delle coppie ha deciso di posticipare la data del matrimonio tra il quarto trimestre del 2020 e la seconda metà del 2021
  • Più del 50% ha pianificato di celebrare il matrimonio tra i mesi di maggio, giugno e agosto 2021
  • L’87,2% delle coppie ha rinviato a causa dei timori che i propri ospiti non potessero partecipare a questo momento speciale
  • Meno del 3% ha deciso di annullare la celebrazione a causa della preoccupazione dettata dalla mancanza di assistenza e pressione circa il rischio per i propri familiari ed amici.

Stante a questi numeri, mi viene da considerare che è verosimile che quest’anno siano stati rinviati più di 180.000 matrimoni, se consideriamo la media dei matrimoni celebrati negli anni passati, per un nocumento del fatturato quasi totale.

Il Decreto Ristori dimentica il settore matrimoni

In un momento di cotanta disperazione e di impossibilità assoluta di lavorare, il Governo mette a punto un decreto con tutta una serie di aiuti economici a diverse categorie … tranne quelle del settore matrimoni.

Come riporta RagusaOggi.it tra i grandi assenti del Decreto Ristori del Governo Conte, mancano gli imprenditori del matrimonio che restano invisibili e continuano a sprofondare nell’oblio più totale. Tra le categorie più colpite ci sono le location per ricevimenti, i catering, i banqueting, i servizi audio e luci, gli atelier e poi ancora musicisti, fotografi, videografi, fioristi, truccatori e wedding planner.

Le prime proteste in piazza del settore 

Come riportano i canali social di Federmep, qualche forza politica inizia a prendersi carico della causa del settore wedding. Dall’Eco di Bergamo infatti emerge la notizia di una manifestazione promossa da Forza Italia e che ha visto tra i partecipanti la senatrice Alessandra Gallone: “Chiediamo un secondo decreto ristoro che sostenga quei codici Ateco oggi esclusi. Non si tratta di assistenzialismo, ma di investimenti per il futuro”. A rappresentare il settore matrimoni in questa manifestazione, Alessandra Moretti della neonata Federazione Matrimoni ed Eventi Privati (Federmep): “Non ripartiremo prima del 2021 ed intanto non abbiamo alcun sostegno”.

Parallelamente l’Associazione Fotografi e Videografi professionisti a Napoli, di concerto con tutte le altre categorie del settore hanno manifestato il dissenso sulle direttive del Governo che contribuiranno ad una profonda crisi del settore. Come riporta Napoli Today, il presidente dell’Associazione Fotografi ha presentato una missiva al Presidente Conte con le seguenti richieste:

  • Riproposizione del contributo a Fondo Perduto
  • Credito di imposta sugli affitti, a beneficio dei proprietari, fino al 2021
  • Reddito di emergenza per le famiglie degli addetti al settore matrimoni
  • Anno bianco fiscale

 

RASSEGNA STAMPA WEDDINGS E EVENTS ESTERO: L’ESPERIENZA CANADESE 

Come ci ha riportato Dario Bivona durante la diretta, mio “inviato speciale canadese”, il mondo matrimoni ha subito una profonda crisi anche in Canada. In Quebec, più precisamente, oggi sono assolutamente vietati i festeggiamenti così come in Italia, ma già da Marzo gli sposi, nell’incertezza hanno annullato le date o rinviate al 2021.

Secondo i numeri riportati da Les Affaires  in tempi normali in Canada, i matrimoni sono celebrati per il 15% tra il mese di marzo e maggio, e un pò più del 60% tra giugno e settembre, periodo dell’anno considerato dal settore come “Haute Saison des mariages”.

Vi è da considerare anche una buona percentuale di residente in Canada scegli di sposarsi in una destination wedding come la Jamaica, le Bahamas o anche la nostra bella Italia.

La storia di una coppia canadese che ha annullato il suo destination wedding in Italia.

Il magazine Mariage Québec riporta la storia di Mayssam, una ragazza di Montréal che doveva sposarsi nel nord Italia a Luglio scorso.

A suo dire la sua più grande preoccupazione non è stata tanto annullare il matrimonio perché dinanzi ad un problema così serio, la sua preoccupazione è andata ai suoi parenti in Libano e al disastro che si stava (e si sta) verificando in Italia che considera un pò come la sua seconda casa.

Anche dinanzi alla possibilità di perdere gli acconti versati la montréalaise Mayssam ritiene che la salute venga prima di tutto e, dinanzi ad una situazione così difficile, la sua pena è la lontananza dalla sua famiglia.

Come hanno reagito al Covid gli esperti del matrimonio in Québec

Mentre la gestione dei matrimoni locali è apparsa più semplice e flessibile, pare che il più grande problema per i fornitori del matrimonio canadese sia stata la gestione dei destination wedding in Canada: sposi stranieri che avevano scelto di sposarsi a Montréal e per i quali il dubbio era legato all’apertura o meno dei voli dall’estero.

Un altro problema, allorché i voli fossero permessi, era il periodo di quarantena che tra l’arrivo e la ripartenza avrebbe bloccato sposi ed invitati per circa un mese: e chi poteva permettersi un periodo di pausa così lungo?

Tra i fornitori del wedding canadesi che hanno reagito con soluzioni creative, Dario Bivona racconta l’esperienza di un proprietario di struttura che ha pensato di gestire il ricevimento, nel periodo in cui era ancora permesso festeggiare, con delle  luxury lunch box ispirate alle box Veuve Cliquot utilizzate da Kimpton Lapeer Hotel in West Hollywood.

Le trovate ripostate sul mio profilo Instagram

Per questa Rassegna Stampa Weddings e Events è tutto, se avete spunti o suggerimenti su ciò che posso fare per voi, non esitate a scrivermi una mail.

Buona lettura.

Ines Pesce

Ines Pesce

Chi sono

La comunicazione e il marketing che hanno spinto ogni mia scelta sin da ragazzina sono, finalmente, oggi il mio lavoro. Quel lavoro che svolgo con passione e che mi spinge ad ampliare le conoscenze e competenze ogni giorno, a studiare, sperimentare e non sentirmi mai arrivata.

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